Udienze telematiche nel processo amministrativo

In tempi rapidissimi il Segretario Generale della Giustizia Amministrativa ha pubblicato un documento recante le modalità pratiche per consentire lo svolgimento delle udienze con modalità telematiche.

L’art. 3 del D.L. 11/2020 , nel definire le misure urgenti per contrastare l’emergenza Coronavirus, ha previsto la possibilità di svolgere le udienze pubbliche e camerali “mediante collegamenti da remoto”.

Tale misura speciale si applicherà con riferimento alle udienze fissate fino al 31 maggio, la cui discussione è espressamente richiesta da una delle parti. Infatti, il Decreto Giustizia prevede che, di regola, tutte le controversie fissate per la trattazione, sia in udienza camerale sia in udienza pubblica, passino in decisione sulla base degli atti.

Pertanto, le udienze telematiche vengono previste solo in via temporanea per casi eccezionali, visto che, nell’emergenza, la regola sarà di evitare le discussioni orali.

Tuttavia, l’emergenza ha evidenziato come lo svolgimento di udienze telematiche sia possibile dal punto di vista tecnico e, pertanto, la loro definitiva introduzione nel processo amministrativo anche successivamente al 31 maggio 2020 dipenderà essenzialmente da ragioni di opportunità e volontà e politica, non sussistendo alcun limite di natura tecnica.

Il comma 5 dell’art. 3 D.L. 11/2020 ha, inoltre, previsto i criteri da seguire per la definizione del sistema da utilizzare per i collegamenti da remoto, ovvero di salvaguardare il contraddittorio e l’effettiva partecipazione dei difensori e la sicurezza e la funzionalità dei sistemi della giustizia amministrativa.

A tal fine, il Segretario della Giustizia Amministrativa ha emanato un primo vademecum per definire le modalità, in tempi rapidissimi che, tuttavia, non ha valore cogente rispetto alle disposizioni dei singoli Uffici giudiziari.

In modo simile a quanto già previsto da DGSIA per il processo civile, viene consigliato l’utilizzo di Microsoft Teams (applicazione del pacchetto Office365) e Skype for Business.

Per quanto riguarda, invece, la Camera di consiglio, ai magistrati viene consigliato di preferire il collegamento telefonico in audioconferenza utilizzando i telefoni di servizio per “per ragioni di sicurezza e di riservatezza delle comunicazioni a garanzia del segreto della camera di consiglio, nonché per evitare il sovraccarico della rete internet“. In alternativa, viene consigliato l’utilizzo di chiamate tramite l’app Whatsapp.

L’individuazione di strumenti nel vademecum offre senz’altro un ausilio pratico per garantire la partenza dopo la fase della sospensione fino al termine dell’emergenza (ad oggi prevista al 31 maggio 2020).

Nel lungo termine, tuttavia, sarà necessario tornare sulle disposizioni del codice del processo amministrativo e sull’individuazione di strumenti tecnici di collegamento telematico rispettosi del principio del Codice dell’Amministrazione Digitale per cui la P.A. debba preferire il software libero in luogo di strumenti proprietari.

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